ENZO PIETROPAOLI
NATO A GENOVA, LIGURIA.
STRUMENTO: CONTRABBASSO
Cosa significa la musica per te?
Mi rifaccio la domanda:
Cosa significa la “buona” musica per te?
In questo momento della mia vita è, insieme agli affetti, la
cosa più importante, qualcosa a cui sono riconoscente, qualcosa che da un senso
all’esistenza e che, appunto come gli affetti,
mi ha sempre salvato nei momenti difficili, qualcosa che migliora il
mondo, che non morirà mai, una magia che si ripete ogni volta che un essere
umano, imbracciando degli strani oggetti fatti di materia, provoca delle onde che
si propagano nell’aria e danno emozioni irripetibili, nel senso che quelle onde,
a differenza di un quadro, una statua, una fotografia, non rimangono,
spariscono, e quando risuonerai quelle note non saranno mai le stesse, eppure
lasciano un segno nell’anima di chi sa e vuole ascoltarle, non solo con le
orecchie, dalla gioia al dolore, qualcosa di estremamente profondo e lieve.
C’è anche tanta musica non buona e, ahimè, col passare degli
anni mi fa stare più male di quando ero più giovane, speravo che col tempo
aumentasse anche il tasso di tollerabilità ma pare che stia succedendo il
contrario, non so se andare da uno psicologo, da un otorino o da un geriatra,
qualcuno ha l’antidoto ?
Cosa provi suonando il contrabbasso?
Se riesco a suonare come vorrei sono l’uomo più felice del
mondo, poi c’è sempre una leggera frustrazione, quando non riesci a esprimerti
come vorresti e quando, a questo strano strumento, non viene riconosciuta una
adeguata dignità, soprattutto da parte di alcuni musicisti, ma il pubblico fortunatamente
è sempre molto affettuoso.
In realtà il contrabbasso è un mezzo per comunicare
emozioni, poteva anche essere un altro strumento, ma ormai dopo tanti anni mi ci sono decisamente
affezionato !
Cos'è la Liguria per un Ligure?
Sono nato a Genova ma sono andato a Roma quando avevo cinque
anni, ho però trascorso in Liguria tutte le estati della mia giovinezza, fino a
dopo la adolescenza, non so se sono ligure, ho nel sangue il Lazio, l’Abruzzo,
il Piemonte la Campania e molta Liguria, certo è che quando ci vado sento
qualcosa che mi appartiene e che viene da molto lontano.
Mi permetto di
segnalarvi questo link:
è un bellissimo
articolo, con relativo servizio filmato, di Aldo Cazzullo del Corriere Della
Sera, una persona che parla molto meglio di me…
Perché hai scelto il Jazz?
Credo che sia il Jazz ad avere scelto me, in realtà da
piccolino volevo fare il pilota di formula uno…
Suono jazz perché è un linguaggio che mi consente di essere
libero e sempre diverso ogni volta che salgo su un palco, perché è forse
l’unica musica che può far si che due musicisti di due luoghi lontani nel mondo
si possano incontrare e suonare senza quasi conoscersi e senza bisogno di fare
delle prove, perché mi regala la possibilità di essere sempre me stesso e di comunicare
in tempo reale, attraverso il mio
strumento, senza troppi filtri e
sovrastrutture.
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