Luogo di nascita:
Sono nata a Colleferro (Roma) perché a Segni (Roma),
paese in cui la mia famiglia ha sempre vissuto, e in cui io sono cresciuta, non
ci sono ospedali.
Età:
Il prossimo ventiquattro aprile compirò trentadue anni.
Vivi a?
Anagni (Frosinone).
Birra preferita
Sono completamente astemia.
Vino rosso o bianco?
Vorrei tanto poter rispondere…
Piatto preferito:
Baccalà in guazzetto, piatto tipico del mio paese con
baccalà, pomodori, cipolle, patate, peperoncino, sale e olio extravergine
d’oliva.
Colore preferito:
Rosso.
Squadra del cuore:
Non sono un’appassionata di calcio e non lo seguo
affatto, ma quando mi viene rivolta questa domanda non posso che dire: «Forza
Roma!»
Il disco che ti ha
fatto innamorare del jazz:
‘Money Jungle’ (Blue Note, 1963) del trio di Duke
Ellington con Charles Mingus e Max Roach.
Il jazzista che più
ti ha ispirato
Mi costa molto rispondere a questa domanda perché i
musicisti che amo sono tantissimi: tuttavia, se proprio devo circoscrivere il
campo d’indagine, posso affermare senz’altro che la mia ‘sacra trimurti’ jazzistica
è composta da Duke Ellington, Thelonious Monk e Charles Mingus.
Quale musica da
ascoltare oltre al jazz?
Tutta. Dalle grida degli sciamani della foresta pluviale,
al canto straziante e liberatorio di Billie Holiday e Rosa Balistreri. Dai
potenti ‘riffs’ dei Soundgarden e dei Queens of the Stone Age alle melodie
sghembe dei compositori del Novecento storico. Dall’electro-dance patinata
degli Air e dei Röyksopp, al soul verace di Stevie Wonder e Michael Jackson.
Dal punk riottoso dei Clash e dal rock granitico dei Motorhead, alle voci
angeliche di Emma Kirkby, Patricia Petibon e Norma Winstone. Dalle evoluzioni
armolodiche di Ornette Coleman e dagli sproloqui faringo-tracheali di Mike
Patton, ai madrigali di John Dowland. La musica mi piace proprio tanto!
Ultimo libro letto:
‘1Q84’ di Murakami Hakuri (Einaudi).
Libro
indimenticabile
‘Memoriale del Convento’ di Josè Saramago (Feltrinelli).
Ultimo film visto:
‘Four Rooms’ di Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez e Quentin
Tarantino. Lo ammetto: sono arrivata con un bel po’ di ritardo sulla tabella di marcia…
Film indimenticabile:
‘Dead Man’ di Jim Jarmusch.
Città o campagna:
Campagna, perché sono figlia della ‘wilderness’.
Il tuo primo
progetto:
Il quartetto a mio nome che ancora sta in piedi e col
quale a breve pubblicherò un nuovo disco.
Il tuo progetto
attuale:
Oltre al già citato quartetto, faccio parte di diverse
formazioni in piena attività: Vocione, duo col trombonista Tony Cattano; il duo
con il cantante Manuel Attanasio, il trio romantico con Pierluigi Balducci e
Maurizio Brunod; Mansarda, quintetto di improvvisazione con Henry Cook, Giacomo
Ancillotto, Roberto Raciti e Francesco Cusa; il duo con la pianista classica
Cristina Biagini. Sono, poi, membro del Collettivo Franco Ferguson. Di recente,
infine, ho intrapreso una collaborazione col polistrumentista valdostano Simone
‘Momo’ Riva la quale produrrà un disco, molto vicino alla popular music, entro
la fine dell’anno.
Progetto sogno nel
cassetto:
Un disco rock
con i musicisti della scena di Seattle.
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