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venerdì 28 ottobre 2011

Una birra con... Dado Moroni

La  birra di oggi e' una superba birra con Dado Moroni, uno dei nostri pianisti e jazzisti piu' amati, non solo in Italia, ma anche oltreoceano.  Quest' estate il suo concerto a Perugia con Alvin Queen alla batteria e Marco Panascia al contrabbasso, per noi che eravamo li' a seguire Umbria Jazz, e' stato uno dei piu' belli di tutto il festival.  Ecco a voi le sue risposte, e le foto di Daniela Crevena scattate proprio a Perugia!





Eta’:
49

Luogo di nascita:
Genova

Birra preferita:
Suntory ( Japan )

Vino Rosso o Bianco?
Rosso

Piatto preferito:
Sushi, accompagnato da tempura soba

Colore preferito:
Blu

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz: 
The great Earl "Fatha" Hines trio ( CBS )

Il Jazzista che più ti ha ispirato: 
Art Tatum

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Gospel, R&B, Classica

Ultimo libro letto:
"The Burning Wire" di Jeffrey Deaver

Libro indimenticabile?
Il Vangelo

Ultimo film visto:
Limitless

Film indimenticabile:
My name is Khan

Citta’ o Campagna?
Città

Il tuo primo progetto:
Diventare avvocato

Il tuo progetto attuale: 
Non diventare avvocato

Progetto sogno nel cassetto:
Sarebbe troppo facile rispondere : " suonare al Carnegie Hall di New York a capo di una
superband con Tizio, Caio etc." Invece vorrei poter continuare a far musica con le persone che
amo e rispetto, comunicare la mia gioia e toccare l'anima di chi ascolta.




mercoledì 26 ottobre 2011

Abbiamo ascoltato per voi: Mauro Ottolini - Sousaphonix, "The sky above Braddock"



The Sky Above Braddock



Mauro Ottolini
Sousaphonix

CAM JAZZ  CAMJ7831-2


La foto di copertina e' di Roberto Cifarelli, Phocus Agency

Articolo di Daniela Floris. Foto di Daniela Crevena 


 “The sky aboveBraddock”,  non si dimentica, ed è bene che sia così, dato che parte anche da considerazioni sociali non di poco conto.  L’ispirazione deriva da uno dei racconti contenuti nel libro di Mario Calabresi “La fortuna non esiste”, e più precisamente quello intitolato “Il raccolto arriverà”, incentrato sul declino di una città americana, Braddock, che dai fasti e dal benessere che le provenivano da un’importante acciaieria piomba nel declino materiale e morale dopo il fallimento della stessa.  Racconto quanto mai attuale, ed è per questo che Ottolini ha voluto reinterpretare in musica la storia di un sopravvenuto disagio, che però da’ il via anche al sogno e alla volontà di cambiamento, di miglioramento.



 “The sky above Braddock” ha un qualcosa di quasi stupefacente: parte da un accadimento che ha molto di reale, eppure si svolge in maniera onirica.  Riesce a rendere modernissime atmosfere retrò.  E’ fantasioso eppure ha gli occhi ben aperti sulla realtà.  E cosi’ in questo cielo parallelo immaginario, rifugio e attesa degli abitanti di Braddock, si svolge una vita vera, con i suoi momenti di gioia ma anche di angoscia (Major John 15104), di gioco (Lunar Raphsody), di dolce romanticismo (Sunrise Serenade).  Tutta questa vita reale Ottolini riesce musicalmente a velarla di surreale, a filtrarla con un velo sonoro tutto particolare, solo e soltanto giocando con timbri, suoni, effetti, e dunque sembra di udire il cd da un’altra dimensione, lontana eppure colma di voce.  In tutte le sonorità, swinganti, o da band di New Orleans, c’e’ sempre sottesa o accennata quella minima dissonanza, o quel timbro inusuale, o quell’entropia di un istante che ti catapultano in quella dimensione altra, sognante e nebbiosa ma anche allegra e a tratti malinconica.  Forse neanche è bello analizzare tecnicamente in che modo, perche’ è bello godersi il piccolo mistero quest’atmosfera onirica e suggestiva. 





Di sicuro Ottolini e la sua band suonano a regola d’arte.  Troverete momenti di pura poesia, episodi musicali affascinanti come quello del solo strepitoso, complicato eppure avvolgente di Antonello Salis alla fisarmonica in “The wonderful fable of Vicki Vargo”, riagganciato dagli altri in un ¾ da banda semplice e avvolgente; ma in realtà sono da citare tutti i musicisti di questo cd inusuale che gioca sul fascino del jazz a noi noto, quello mainstream, quello più classico, che però ci arriva attraverso un caleidoscopico filtro sonoro. Per merito di Sigurtà, Falzone e D’ Agaro, Kinzelmann e Bittolo Bon, di De Rossi, di Gallo, di Terragnoli,  di Pacorig, di Salis, di Vasi, e dell’animo istrionico e visionario di Mauro Ottolini che ha saputo unirli in questa strana e importante avventura attuale e sognante. 
Segnaliamo che da questo cd è nato un cartone animato bellissimo (precisamente sul brano “Working Man Blues) composto da Deep Henderson (qui sotto il link).  Insomma, ce ne è per tutti i gusti.  Cd di spessore!



martedì 25 ottobre 2011

Una birra con... Danilo Gallo

Bassista, contrabbassista, leader della formazione "Gallo & the Roosters", co leader dei "Guano Padano", bassista dei "Tinissima Quartet" di Francesco Bearzatti (il loro "Malcom X e' stato applauditissimo ad Umbria Jazz quest' anno, e noi c' eravamo).  Ci siamo bevute con lui questa bella birretta, e quindi ecco a voi... Danilo Gallo!!!!





Luogo di nascita: 
Foggia, profondo sud

Eta’:
39 piu’ o meno

Vivi a?
tra gli aereoporti , gli autogrill e Padova

Birra preferita:
Ichnusa o Menabrea, dipende dalla stagione

Vino Rosso o Bianco?
Rosso, anche col pesce

Piatto preferito;
Orecchiette e cime di rape

Colore preferito:
Autunno e dintorni (si puo’?)

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
Kind of Blue

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Ornette Coleman

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Rumbapsicopunkfreemariachilisciodixiecore.
non sopporto i cori russi e la musica finto-rock.

Ultimo libro letto:
Diego e Frida di Jean-Marie G. Le Clezio

Libro indimenticabile:
Il Piccolo Principe….. e La Metamorfosi di Kafka

Ultimo film visto:
in hotel , in francese, Quarto Potere

Film indimenticabile:
Li dimentico quasi sempre, per questo mi piace rivederli.

Citta’ o Campagna:
periferia con giardino

Il tuo primo progetto:
Kobra, 1986, gruppo liscio da ballo che spopolava nei campings e balere del Gargano

Il tuo progetto attuale:
Gallo & The Roosters, con Achille Succi, Gerhard Gschloessl e Zeno De Rossi, e mille altri dall’uovo del Gallo Rojo

Progetto sogno nel cassetto:
 Morire in Messico




sabato 22 ottobre 2011

Musica per immagini. Wayne Shorter, Milano, l' anno scorso, il terzo bis

Non c'è bisogno di parole per descrivere l' energia di certi momenti del Jazz quando è una foto a parlare.  Non vi sembra di essere lì? Daniela Crevena e la sua foto del terzo bis.  Shorter, Patitucci, Blade, Perez.  E voi! Click





venerdì 21 ottobre 2011

Una birra con... Roberto Gatto

Oggi D&D prendono una birra con Roberto Gatto! Batterista che non ha bisogno di presentazioni, grande protagonista del Jazz non solo italiano, compositore, musicista.  Ecco le sue diciotto risposte per voi!




Eta’: 
53

Vivi a? 
Roma / New York

Birra preferita: 
Menabrea

Vino Rosso o Bianco? 
Entrambi

Piatto preferito:
Ce ne sarebbero tanti,ma direi Gricia

Colore preferito:
Blu

Il disco che ti ha fatto innamorare delJazz: 
A love supreme, John Coltrane

Il Jazzista che più ti ha ispirato: 
Miles

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz? 
Tutta quella possibile ed immaginabile con una preferenza per la classica,il 900 in particolare

Ultimo libro letto: 
Hellraiser Autobiography of Ginger Baker

Libro indimenticabile? 
Alice nel paese delle meraviglie

Ultimo film visto: 
Carnage di Roman Polansky

Film indimenticabile? 
Amarcord di Federico Fellini

Citta’ o Campagna? 
Città,ma sto benissimo in campagna

Il tuo primo progetto:
Il mio primo disco Notes con ospite Michael Brecker

Il tuo progetto attuale:
Ne ho diversi

Progetto sogno nel cassetto: 
Diventare un direttore d’orchestra di musica classica




martedì 18 ottobre 2011

Una birra con..... Claudio Filippini



Una Birra con... e' la nostra nuova rubrica. Un tavolino di bar virtuale, il tempo di una birra: diciotto domande secche ai protagonisti del Jazz Italiano, per conoscerli meglio e in maniera agile! Claudio Filippini, pianista, il nostro primo intervistato 


Eccolo!!








Luogo di nascita:

Pescara




Eta’:
il 29 è alle porte


Vivi a?
Vivo in macchina, ma quando la macchina si ferma di solito si ferma a Roma.


Birra preferita:
Tennent's Super, chiara doppio malto, gradi 9, possibilmente ben gelata


Vino Rosso o Bianco?
Vino Rosso e Bianco (quando c'è la qualità va bene tutto)


Piatto preferito:
Pasta e patate


Colore preferito:
Rosso


Il disco che ti ha fatto innamorare delJazz:
Miles Davis "My Funny Valentine - Four And More"


Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Miles Davis


Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutto ciò che ti prende per mano e ti porta via...
Ultimo libro letto:
Beethoven, Sonata op. 31 n.2 "Tempesta" (terzo tempo)... sempre 
di libri parliamo


Libro indimenticabile?
Pablo Neruda: Todo El Amor


Ultimo film visto:
"The Jacket" (2005) di John Maybury con Adrien Brody


Film indimenticabile?
Difficilissimo rispondere! "Superman: The Movie" (1978) di Richard Donner con Christopher Reeve


Citta’ o Campagna?
Un po' e un po'...


Il tuo primo progetto:
1999, quartetto con Max Ionata, Maurizio Rolli e Nicola Angelucci


Il tuo progetto attuale:
2011, trio con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo


Progetto sogno nel cassetto: 
Aprire un chiosco di arrosticini sulla spiaggia in Madagascar

lunedì 17 ottobre 2011

Open World Jazz Festival Ivrea, dal 20 al 22 ottobre: Musica senza confini, danza, jazz e molto altro.

L' Open World Jazz Festival e' una realta' consolidata oramai, e per fortuna aggiungiamo, perche' durante i giorni di questa ricchissima kermesse Ivrea diventa un luogo senza spazio ne' tempo.  Lo dico a ragion veduta, avendo assistito alle esibizioni di Odwalla, concerto di sole percussioni di una ricchezza sonora veramente indimenticabile, uno spettacolo emozionante che ritrova il legame prezioso tra musica e danza.  





Uno di quegli spettacoli, e' da tempo che lo sottolineo, che meriterebbe di uscire molto piu' allo scoperto di quanto non sia fino ad ora accaduto.  Massimo Barbiero e' leader del gruppo nonche' organizzatore di un Festival che promette incontri intensi per tutti e tre i giorni.  Presentazioni (il nuovo cd + dvd Isis, di Odwalla primo tra tutti) e libri, concerti, degustazioni di prodotti locali, stage di danza afro con la splendida danzatrice Sellou Sordet,  workshop fotografici, nell' ottica della rivalutazione di un territorio che ha visto il declino della realta' Olivetti ma che e' ricco di un grande fermento culturale anche dal punto di vista della musica.
Il Festival si svolgera' tra Ivrea e Banchette, qui di sotto eccone  il programma densissimo: 



Open World Jazz Festival 10° edizione - 2011
20,21,22,23 ottobre 2011
Giovedì 20 ottobre
ore 18,30 – Libreria Cossavella C.so Cavour 11, 10015 Ivrea -
Aperitivo: Presentazione cd & dvd: “Isis” di Odwalla
(edizioni Splasch) a cura di Franco Bergoglio, Alberto Bazzurro, Guido Michelone e Sergio Giolito
Degustazioni di prodotti locali

Concerto:
A Bassa Voce
Claudia Valtinoni : voce
Toni Moretti :contrabbasso ore 21.30 – Teatro Giacosa IVREA – ( all’interno di Ispanica)
ODWALLA
The world percussion & dance
Massimo Barbiero: marimba,vibes,steel drum e percussions
Matteo Cigna: vibes, marimba, steel drum , dum dum
Stefano Bertoli: drums
Andrea Stracuzzi: percussions, steel drum
Alex Quagliotti: drums , steel drum
Doussu Tourrè: Dijmbè
Lamine Sow: Dijmbè e tamà
Doudù Kwateh: percussion

Laura Conti: vocal
Rossella Cangini: vocal
Marta Raviglia: vocal

Gerad Diby: dance
Lucien Koffi: dance
Willy Romuald: dance
Astride Géridan: dance
Special guest: Sellou Sordet: dance
Ore 23. 50 – In Borghetto – Ivrea (To)
dopo festival
Fouffa Project Quartet
Giulietta Passera: Voce
Daniel Bestonzo:Tastiere/Chitarra
Mattia Bonifacino:Basso/Contabbasso
Elvin Betti:Batteria


venerdì 21 ottobre
Ivrea - Sala “Sala S.Marta” (via Roma 59) ore: 16,00
Stage di percussioni africane con:
Lamine Sow e Jean Louis Degre Gnoka...: Dijmbè
(info 3292292621 (in collaborazione con SGMD Mamima Swan AOSTA)
dalle 16.00 alle 18.00


ore 18,30 – Enoteca Vino & Dintorni via Arduino,126 -
Concerto Aperitivo Guido Michelone e Gianfranco Nissola presentano i libri: MILES DAVIS IL SOUND DEL FUTURO (Ed. Barbera, Siena) e MILES DAVIS IL PRINCIPE DELE TENEBRE (ed. ETS, Pisa); in mezzo i 2 video-jazz-cartoon di Riccardo Maneglia dedicati a Miles Davis.
Il tutto per celebrare i 20 anni dalla morte di Miles Davis. Introduce la giornalista : Lorenza Cattadori
Degustazioni di prodotti locali
Concerto: duo A Bassa Voce duo
Claudia Valtinoni : voce
Toni Moretti : contrabbasso

Ivrea, via Burolo 24 presso BAOBAB dalle 19.00 alle 21.00
STAGE di DANZA AFRICANA con SELLOU SORDET
Stage di Danza Afro della Costa d'Avorio con Sellou Sordet presso Spazio Baobab Ivrea - Via Burolo 4 Venerdì 21 ottobre dalle 19.30 alle 21.30 Sabato 22 ottobre dalle 11.00 alle 13.00 - iscrizioni 347 7927218 - "Baobab - musiche e danze d'Africa -" e "SGMD - Mamima Swan AOSTA"

BANCHETTE ore 21.00 - “Sala .Pinchia” (via Roma 59
PALOMBO - BRUNOD
Giovanni Palombo, chitarra
Maurizio Brunod, chitarra
BANCHETTE - ore 22.00 - "Sala E.Pinchia” (via Roma 59)
Carlo Actis Dato Quartet
Carlo Actis Dato: saxophones & bass clarinet
Beppe Di Filippo: alto & soprano saxes
Matteo Ravizza: bass
Daniele Bertone: drums,percussion


Ore 23. 50 – In Borghetto – Ivrea
dopo festival
A Bassa Voce Quartet
Claudia Valtinoni : voce
Toni Moretti : contrabbasso
Andrea Pimazzoni:Sax
Massimo Tuzza: drums



Sabato 22 ottobre
Ivrea - Sala “Sala S.Marta” (via Roma 59) ore: 11,30 – 13.00
Concerto in lunch:
presentazioni di chitarre - Incontro con Aldo illotta e Mirco Borghino ( due dei più prestigiosi liutai d'Italia)
mostra fotografica – a cura di photo festival
concerto da definire ?


IVREA - Ore18.30 – La mugniaia via Arduino,126 - Concerto Aperitivo
Presentazione libro - “Magazzino jazz” di Franco Bergoglio I libri dello Zelig, 269 - interveranno i giornalisti : Lorenza Cattadori, ,Sergio Giolito.
Alberto Bazzurro, Suoni e parole di un decennio nato settimino (Il fenomeno musicale negli anni '70), in QSC (Quaderni di Storia Contemporanea) n. 48, ISRAL, 12/2010.

Degustazioni di prodotti locali
Concerto: Vocione duo
Marta Raviglia : voce
Tony Cattano: Trombone

BANCHETTE - ore 21.30 - "Sala E.Pinchia” (via Roma 59)
PAOLO FRESU & URI CAINE
Paolo Fresù, trumpet, flugelhorn & live electronics
Uri Caine: pianoforte

Ore 23. 50 – In Borghetto – Ivrea
dopo festival
Fouffa Project Quartet
Giulietta Passera: Voce
Daniel Bestonzo:Tastiere/Chitarra
Mattia Bonifacino:Basso/Contabbasso
Elvin Betti:Batteria

presentazione libri

degustazione di prodotti locali durante ogni aperitivo
workshop di fotografia di Luca d’Agostino
mostre:
Arteinfuga -LINDA BERTI, SUSANNA CLARINO, ROBY PHC FERRARI, LUCIA FUSO, DUSIT DUGHERA , ANTONIO MURONI, LUCA ZURZOLO

prevendita dei biglietti Music Studio - Contado del Canavese

All' Auditorium Parco della Musica stasera due importanti concerti (alla stessa ora). Wayne Shorter alla sala Santa Cecilia, Enrico Pieranunzi alla sala Petrassi

Ce ne è per tutti i gusti all' Auditorium Parco della Musica di Roma stasera 17 ottobre: alla Sala Santa Cecilia suona Wayne Shorter, il genio non solo del sax ma del Jazz, in quartetto nientedimeno che con Danilo Perez al Pianoforte, John Patitucci al contrabbasso, Brian Blade alla batteria.  Un quartetto strepitoso di musicisti stellari, un sax tenore che sta facendo la storia del Jazz.  Lo abbiamo ascoltato quest' estate ad Umbria Jazz suonare insieme ad Herbie Hancock e siamo rimaste incantate dalla sua freschezza, dalla sua inventiva, un musicista indomito e che ha sempre qualcosa di nuovo da dire.  Incredibile energia, incredibile carisma.









A pochi metri, Sala Petrassi, Enrico Pieranunzi in piano solo presenta il suo nuovo cd 1685, uscito per l' etichetta CAM JAZZ: interpretazioni ed improvvisazioni affascinanti di Bach, Haendel e Scarlatti nella prima parte, mentre nella seconda parte questo grande  Jazzista, interprete di alto livello anche per la musica classica e contemporanea affronterà autori come Luciano Berio, Ennio Morricone, Aldo Clementi.  Chi ha assistito ai precedenti concerti qui in Italia di Pieranunzi che suonava Scarlatti sa di cosa parliamo: emozioni allo stato puro, garantite dalla capacità  eccezionale di Pieranunzi di sottolineare (da Jazzista) il lato musicale più vivo e (non appaia strano) improvvisativo di un musicista di tre secoli fa piegando a fini espressivi la tecnica ferrea che occorre per affrontare sonate di una difficoltà estrema, in alcuni casi addirittura funamboliche.  In 1685, nei giorni scorsi presentato a Parigi al Teatro Chatelet, il miracolo dell' incontro tra il Jazz e la musica colta si ripete.  









Probabilmente prima e alla fine dei rispettivi concerti questi grandi musicisti passeranno allegri momenti a ridere e parlare tra loro, come li abbiamo visti fare quest' estate al Festival "Odio l' Estate" a Villa Carpegna , in cui Pieranunzi, Patitucci e Danilo Perez hanno suonato insieme durante due serate memorabili di Jazz.  Patitucci in particolare è oltretutto insieme a Pieranunzi protagonista del cd " Latin Jazz Quintet Live at Birdland", uscito sempre per la CAM Jazz.

Insomma l' imbarazzo della scelta all' Auditorium.  Questa volta Daniela Floris sarà al Parco della Musica per conto di Gerlando Gatto, e i due si divideranno le sale, Gatto da Shorter, Floris da Pieranunzi, scrivendone per "A proposito di Jazz".  





Qui sotto potrete rileggere l' articolo sul concerto di PIeranunzi a "Time in Jazz" nella Basilica di Saccargia ad agosto 2010 (Pieranunzi plays Scarlatti) , seguito da D&D per "A proposito di Jazz"




http://www.online-jazz.net/wp/2010/09/14/enrico-pieranunzi-plays-domenico-scarlatti-due-artisti-e-la-musica-assoluta/



Qui invece trovate l' articolo di Daniela Floris sul concerto Pieranunzi, Patitucci, Boltro, Giuliani e Ceccarelli a Villa Carpegna per JazzDaniels Blog




http://jazzdanielsblog.blogspot.com/2011/07/villa-carpegna-odio-l-estate-pieranunzi.html



Qui sotto infine potete leggere il resoconto di D&D su Umbria Jazz di JazzDaniels per Jazzitalia, in cui ci sono anche articolo e foto su Wayne Shorter, Herbie Hancock e Marcus Miller nel loro omaggio a Miles Davis: 


http://www.jazzitalia.net/iocero/UmbriaJazz2011.asp






venerdì 7 ottobre 2011

JazzDaniels al Blue Note di Milano per "Kind Of Trio"

Milano, Blue Note, 2 ottobre 2011, ore 21 Kind Of Trio 




Max Ionata, sax tenore / sax soprano
Clarence Penn, batteria
Reuben Rogers, contrabbasso

Creativita’, novita' e coesione: una "Triade" nel Trio



di Daniela Floris - Foto di Daniela Crevena 





E’ molto più che gradevole questo progetto “Kind Of Trio” , prodotto da Jandomusic, che il saxtenorista Max Ionata, il batterista Clarence Penn e il contrabbassista Reuben Rogers hanno presentato al Blue Note di Milano.  Non e’ certo facile evitare, come avevo sottolineato in un’ altra occasione, un suono “secco” “difficile” o anche “scheletrico” suonando in un Trio che non preveda il pianoforte, e dunque il punto di riferimento prezioso degli accordi.  Bisogna che i musicisti condividano fortemente la volonta’ di essere coesi per ricostruire un’ atmosfera tonale morbida, convincente, pur essendo creativi – perche’ senza la creativita’ individuale l’ unico fine potrebbe diventare  solo e soltanto  il risultare “intellegibili”. 





Questo non e’ accaduto a Ionata, Penn e Rogers.  Ci sono stati anzi momenti di spiccato lirismo, in cui i tre hanno emozionato nei pianissimo, suonando con un filo di voce e risultando intensi e molto, molto musicali.  Max Ionata ha certamente il gusto del fraseggio melodico, e in un ambito non semplice dal punto di vista timbrico, come si diceva, aiuta chi ascolta compensando con la morbidezza dei temi (semplici ma mai scontati) e con la trasposizione reiterata di cellule melodiche accattivanti, a cui ci si aggrappa e che fungono da punto di riferimento, unendole ad una notevole capacita' improvvisativa.  Reuben Rogers dal canto suo… canta, anch’ egli, con il suo contrabbasso, e pero’ oltre a cantare distribuisce certezze, mettendo nei punti cardine le note che servono come riferimento dell’ accordo “mancante” ma che,  in questo, esiste eccome: lui lo suggerisce, noi che ascoltiamo lo ricostruiamo istintivamente, se siamo anche solo minimamente avvezzi al Jazz.  Cosi’ come Penn del resto e’ apparso costantemente alla ricerca del suono giusto, quello che porti alla coesione, anzi direi di più, Penn ha più volte guidato la coesione tra contrabbasso batteria e sax, dispensando battiti ma facendo apprezzare anche molto il timbro dei suoi tamburi. 
 




Tutta questa cura e’ stata costantemente accostata a varieta’ esecutiva: scambi, momenti quasi contrappuntistici, soli pregevoli, incipit dolci destinati ad un progressivo incalzare che non ha mai sfociato nell’ esagerazione dei volumi, grande materiale melodico ritmico intrecciato in modo da ricostruire la parte prettamente armonica di brani gia’ di per se azzeccati dal punto di vista compositivo (quasi tutti brani originali a firma di tutti e tre i musicisti). 
Applausi meritati al Blue Note: andatevi a cercare “Kind of Trio” in giro, quando saranno in tour perche’ ne vale la pena.