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martedì 29 novembre 2011

Una birra con... Fulvio Sigurta'

Trombettista oramai piu' che emergente, Fulvio Sigurta' noi lo abbiamo ascoltato suonare durante Eje Cagliari, a maggio 2011, durante un concerto dal vivo veramente bello con il quartetto di Enzo Pietropaoli che presentava il suo nuovo cd (per Jandomusic) Yatra.  In questo blog potrete leggere anche l' ascolto del suo cd "House of Cards" (per CAM).  Molti progetti ancora in divenire, andate ad ascoltare la sua tromba quando potete! E intanto leggete le sue risposte alla nostre 19 domande! D&D



Luogo di nascita:
Desenzano del Garda (Brescia)

Eta’:
36

Vivi a?
Londra

Birra preferita:
London Pride

Vino Rosso o Bianco?
Rosso

Piatto preferito:
Sushi

Colore preferito:
Verde

Squadra del cuore:
Almeno 22 palloni in campo !

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
Chet Baker trio Live in Bologna (con Philip Catherine -Jean-Louis Rassinfosse)

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Troppi da menzionare

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutta

Ultimo libro letto:
Una nuvola come tappeto di Erri De Luca

Libro indimenticabile?
Il Maestro e Margherita

Ultimo film visto:
City Heat di Clint Eastwood

Film indimenticabile? 
Monty Python il senso della vita

Citta’ o Campagna?
un po' e un po'

Il tuo primo progetto?
Un quintetto nato dai corsi di Nuoro Jazz

Il tuo progetto attuale?
Ce ne sono cinque al momento: un quintetto - tre duo - un trio

Progetto sogno nel cassetto:
Almeno quattro al giorno.





venerdì 25 novembre 2011

JazzDaniels segnalano: Simona Severini in concerto, Sabato 26 novembre 2011 Milano – Auditorium di Vittorio, 26 novembre,



L' abbiamo ascoltata ad Eje Cagliari, abbiamo ascoltato per voi il suo cd La Belle Vie. Ha una voce dolce, canta canzoni (da Faurè a Legrand, a Distel) interpretandole con originalità, freschezza e senza eccessi o manierismi.  Chi è a Milano o dintorni ne approfitti per assistere ad un concerto intenso e raffinato.  Ecco il comunicato stampa! D&D


Sabato 26 novembre 2011
Milano – Auditorium di Vittorio
Dopo aver presentato il suo disco d’esordio in alcuni dei più importanti festival estivi come Jazz Expo a Cagliari, Umbria Jazz a Perugia e Locomotive a Sogliano Cavour (Le) Simona Severini porta a Milano le raffinate atmosfere di “La Belle Vie” assieme al trio diAntonio Zambrini (piano), Alex Orciari (contrabbasso) e Antonio Fusco (batteria).
Il concerto è all’interno della rassegna  Atelier Musicale.
Il programma della prestigiosa rassegna rispecchia, come sempre, l’idea stessa di Atelier, inteso come laboratorio di musiche possibili, che si incontrano e, idealmente, dialogano a distanza. In particolare, l’attenzione del programma è rivolta alle esperienze jazzistiche, soprattutto quelle declinate all’europea, e al mondo del ‘900 musicale euro colto, rappresentati da grandi interpreti, ma anche da giovani musicisti. 






Una birra con... Rosario Giuliani

Rosario Giuliani con noi oggi! Un sax contralto tra i piu' amati, non solo in Italia, un suono inconfondibile, una padronanza dello strumento pazzesca e una espressività non comune (ascoltate il suo cd in quartetto "Lennie's Pennies", con Pierre De Bethmann - Piano, Fender Rhodes, Darryl Hall - Bass,  e Joe La Barbera: ci darete ragione!) Collaborazioni con Jazzisti quali Gonzalo Rubalcaba, Martial Solal, Phil Woods, Kenny Wheeler, impossibile elencarli tutti.  
Ecco le nostre 19 domande, ecco le sue 19 risposte! D&D



Luogo di nascita:
Terracina (LT)

Eta’:
44 anni

Vivi a?
Roma

Birra preferita:
Chimay

Vino Rosso o Bianco?
Bianco

Piatto preferito:
Spaghetti al pomodoro fresco e basilico.

Colore preferito: bianco

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz: 
Portrait in Jazz di Bill Evans

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
John Coltrane

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutta, purchè sia buona musica.

Ultimo libro letto: 
Il giorno in più di Fabio Volo

Libro indimenticabile?
Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach
 

Ultimo film visto: 
Quando la notte di Cristina Comencini
 

Film indimenticabile? 
Amarcord di Federico Fellini
 

Citta’ o Campagna?
Città

Squadra del cuore (se sei tifoso)?
Juventus

Il tuo primo progetto:
Diventare grande!
 

Il tuo progetto attuale:
La felicità, non perchè ora non lo sia!
 

Progetto sogno nel cassetto:
Continuare a essere felice diventando grande!





martedì 22 novembre 2011

Una birra con... Roberto Cecchetto

Roberto Cecchetto e' attualmente, a nostro parere, uno dei migliori chitarristi in Italia.  Lo abbiamo ascoltato suonare in varie situazioni (l' ultima con il quintetto di Fabrizio Bosso a Perugia per Umbria Jazz 2011) e lo abbiamo sempre trovato originale, espressivo, insomma bravissimo.  Ha collaborato e collabora con moltissimi Jazzisti  - (da Enrico Rava, a Antonello Salis, a Francesco Bearzatti ma l' elenco non si esaurisce certo qui).  Ha risposto alle nostre 19 domande e noi ve le riportiamo, fedelmente, come sempre! D&D



Luogo di nascita:
Milano

Eta’:
46

Vivi a?
Novate Milanese

Birra preferita:
Tipopils (Birrificio Italiano)

Vino Rosso o Bianco?
Rosso

Piatto preferito:
Pasta al forno filante

Colore preferito:
Blu

Squadra del cuore:
Gli aristogatti

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
Extrapolation di John McLaughlin

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Wes Montgomery

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutta la musica che viene da persone sincere

Ultimo libro letto:
Sunset Park di Paul Auster

Libro indimenticabile:
Il gioco delle perle di vetro di Hermann Hesse

Ultimo film visto:
This must be the place di Paolo Sorrentino

Film indimenticabile:
Brazil di Terry Gilliam

Citta’ o Campagna:
Sia campagna che città a seconda dell’umore

Il tuo primo progetto:
Vivere di musica

Il tuo progetto attuale:
Continuare a vivere di musica

Progetto sogno nel cassetto:
Continuare a sognare




JazzDaniels segnalano stasera all' Alexanderplatz a Roma, ore 22: Lorenzo Tucci Trio, Tranety

Lorenzo Tucci ad Umbria Jazz 2011, Daniela Crevena Photo


Se come noi avete amato questo progetto su John Coltrane, realizzato da Lorenzo Tucci, non potete perdere questa serata di Jazz dal vivo.  Come sapete “Tranety” e’ stato il cd che ha inaugurato lo spazio “Abbiamo ascoltato per voi”.  


La foto di copertina è di Andrea Boccalini




E’ un Trio di Jazzisti veri quello di Lorenzo Tucci (batteria), Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Claudio Filippini (pianoforte), che creano pur innovando un clima jazzistico di quelli che non e' cosi' scontato attualmente trovare nei Jazz Club.  Tranety non e’ certamente rilettura pedissequa o didascalica di un gigante del sax tenore, e chi vi ha assistito dal vivo  ha ascoltato un tributo a Trane  connotato da una grande vena creativa – improvvisativa: che e’ il più grande omaggio si possa fare ad un grande artista del passato, dimostrazione dunque che la sua musica non e’ vetrificata e stalagmitica; ma piuttosto fonte continua di fresca ispirazione .  Stasera ore 22, Alexanderplatz, Roma.


Lorenzo Tucci ad Umbria Jazz 2011, Daniela Crevena Photo






Claudio Filippini visto da Daniela Crevena

Luca Bulgarelli visto da Daniela Crevena








venerdì 18 novembre 2011

Una birra con... Max Ionata

Ecco il nostro protagonista di oggi! Saxtenorista, giovane talento del Jazz Italiano, sul nostro blog lo abbiamo seguito nel suo bel concerto al Blue Note di Milano con il suo nuovissimo progetto "Kind Of Trio" (etichetta Jandomusic), con Clarence Penn alla batteria e Reuben Rogers al contrabbasso.  Giovane ma con un curriculum gia' molto nutrito e uno stile personalissimo, ecco le sue risposte alle nostre domande! D&D e Max Ionata per voi!





Luogo di nascita:
Atessa (CH)

Eta’:
39
  
Vivi a?
Roma

 Birra preferita:
Tutte

Vino Rosso o Bianco?
Rosso

Piatto preferito;
Troppi

Colore preferito:
Verde


Squadra del cuore: 
Roma

 Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz: 
“GO” Dexter Gordon

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
John William Coltrane

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutta quella bella e ben fatta

Ultimo libro letto:
“Full Of Life” John Fante

Libro indimenticabile:
“Sostiene Pereira” Antonio Tabucchi

Ultimo film visto:
“Solo Per Vendetta”

Film indimenticabile:
 I Cento Passi

 Citta’ o Campagna:
Campagna

Il tuo primo progetto:
Un quartetto con Claudio Filippini, Maurizio Rolli e Nicola Angelucci

Il tuo progetto attuale:
Kind of Trio “Ionata, Penn, Rogers”

Progetto sogno nel cassetto:
Segreto.....






martedì 15 novembre 2011

Concerti dal vivo: Ron Carter Golden Striker Trio ad Alba Jazz Winter 2011



Alba, Teatro Sociale, ore 21

RON CARTER GOLDEN STRIKER TRIO

Ron Carter: contrabbasso
Mulgrew Miller: pianoforte
Kevin Eubanks: chitarra elettrica

Ron Carter e il suo amore per il Jazz

Di Daniela Floris

Foto di Daniela Crevena



Quando scende dalla macchina davanti al Teatro Sociale Ron Carter tira dritto verso la sala dove sta per avvenire il sound Check.  E’ schivo, guarda dritto davanti a se e sale sul palco, determinato a provare.  Il suo abbigliamento informale equivale alla tenuta elegante “da palco” di molti jazzisti.  Sono decenni che suona instancabile, questo del Teatro Sociale di Alba sarà il milionesimo palco, dopo aver preso il milionesimo aereo, ed essere stato accolto da fan emozionati per la milionesima volta… eppure quando guarda la platea, e le balconate accenna un sorriso.  E’ bello il Teatro Sociale si Alba, e’ un piccolo gioiello architettonico, e lui lo nota.  










Bando agli indugi, afferra il suo contrabbasso: l’ha richiesto senza pretendere orpelli, solo il minimo, per un Jazzista del suo calibro… che sia di liuteria.  Si lascia il berretto e comincia a testare il suono con i tecnici.  Non appena le corde vibrano, lancia un’occhiata a Mulgrew Miller, il suo pianista, il suo amico di anni, e lo sguardo – che pur schivo era mite e bendisposto – si accende, e (siamo solo al sound check!) si lascia andare.  Lancia occhiate compiaciute anche a Kevin Eubanks, che ricama sulla sua chitarra, informale sì, ma serio.  E’ un sound check serio, si sorride, ma non vola una mosca, poche parole e i musicisti… suonano.  






Dopo un’oretta gli artisti tornano in albergo, non vogliono cenare, solo rilassarsi.  Anche a Umbria Jazz 2010 Ron Carter aveva atteso l’ora del concerto nel suo camerino leggendo un libro.  Niente capricci da star, niente di tutto questo.
E’ stato già emozionante il sound check, chissà il concerto!
Alle 21 il teatro è pieno.  Dopo poco si apre il sipario e Ron Carter, Mulgrew Miller, Kevin Eubanks appaiono sul palco.  Impeccabili, elegantissimi, certamente abituati alla routine degli applausi, dell’inchino, del pubblico quasi incredulo di avere davanti a se un mito del contrabbasso.  Lui  non si scompone, probabilmente non è emozionato. Ma…. Appena stacca il tempo e comincia a swingare chiude gli occhi e lì parte il Ron Carter del Jazz.  Ama il suo contrabbasso,  ama suonare, e da come suona si capisce che quella per lui non e’ la milionesima volta ma e’ suonare il Jazz, suonare, non importa quante altre volte sia accaduto.







Quando duetta con Miller lo guarda felice, o divertito, o compenetrato nell’ ascoltarne gli accordi.  Il blues in minore e’ pieno del suono inconfondibile del contrabbasso di Ron Carter, pieno, chiarissimo, ed e’ una meraviglia sentirlo duettare all’unisono con la chitarra perfetta di Eubanks.  E’ un unisono precisissimo eppure i due timbri contrastanti degli strumenti fanno apparire quel tema a due voci, e Carter riesce ad essere melodico e ritmico allo stesso tempo. 
Ron Carter e’ un leone del Jazz e ama il suo Jazz, che e’ il Jazz che ha fatto innamorare chi ama il Jazz.  Non ama sconvolgere il proprio stile, ma mai cita se stesso, e’ alla continua ricerca della tensione armonica, e la tensione positiva non si ottiene con complicati artifizi, si ottiene avendo swing.  Si ottiene perpetrando ostinati che sono espressivi come piccole canzoni (per la maestria nell’usare gli accenti), o procedendo con frasi melodiche ascendenti, o con walkin’ bass che sono la sintesi di ciò che vuol dire la “spinta in avanti” nel Jazz.  Il pianoforte di Miller lo asseconda ma  lo ispira anche, i due hanno un dialogo serrato, divertito intenso, si sorridono, annuiscono.  Quando il duetto e’ tra contrabbasso chitarra, quest’ultima e’ propulsiva e decodifica le digressioni del contrabbasso.  Ron Carter adora il ruolo ritmico ed armonico del contrabbasso, e quando non esegue un solo,  sottolinea, regola, decide l’ambito armonico, anche se fosse solamente quello di indicare la tonica dell’accordo. 







“Sono fortunato perche’ogni sera posso suonare con il mio musicista preferito, che e' anche un caro amico, e posso suonare il mio pezzo preferito”: e’ così che annuncia “My Funny Valentine”, guardando Mulgrew Miller.  Uno standard sentito da chi ama il Jazz milioni di volte, ma che importa? Non e’ mai lo stesso, e Miller accenna in piccoli frammenti  il celeberrimo tema principale al pianoforte, e poi via, s’improvvisa.  Elegante, ma non freddo, di buon gusto ma mai manieristico,  essenziale e non certo impoverito dagli anni: questo e’ Ron Carter che suona “My Funny Valentine”.  E lo stesso accade con “You’ re my Sunshine”.  Sono tanti gli standards notissimi che questo Trio suona stasera, ma nessuno accenna anche ad un minimo gigioneggiare.  Si swinga, si sorride ma c’e’ una passione ed una serietà di fondo che ti autorizzano, come spettatore esperto, a goderti quello swing in maniera gioiosa senza pensare neanche un attimo “ancora… ancora quel brano!”
O meglio: al termine del concerto ti viene da esclamare “Ancora quel brano!” Sperando in un secondo bis, che pero’ non ci sarà. 















Una birra con... Antonio Sanchez







A Bologna alla Cantina Bentivoglio siamo riuscite ad accalappiare Antonio Sanchez, grande batterista che non ha bisogno di presentazioni (ha collaborato e collabora con Chick Corea, John Patitucci, Kenny Werner e moltissimi altri). Era li' a suonare nell' ambito del Bologna Jazz Festival, con il suo quartetto: David Binney al sax alto, John Escreet, pianoforte -  Matt Brewer,contrabbasso.  Il concerto verra' da noi recensito con foto su "A proposito di Jazz" per Gerlando Gatto.  Abbiamo bevuto con lui una... Coca Cola, a dire la verita', e lui,   ha risposto di buon grado alle nostre domande sopportando persino il pessimo inglese della Floris, rispondendo in inglese, spagnolo e italiano! E si è fatto fotografare da Daniela Crevena (che lo aveva anche fotografato durante il concerto). E' una birra d' eccezione, rendetevi conto!!! D&D













Luogo di nascita:
Citta del messico

Eta’:
40

Vivi a?
New York

Birra preferita:
Non bevo birra

Vino Rosso o Bianco?
Rosso

Piatto preferito;
Tacos messicani

Colore preferito:
Blu scuro

Sport preferito:
Ginnastica olimpionica

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
My funny valentine, di Miles Davis

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Chick Corea

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Ogni tipo di musica

Ultimo libro letto:
Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson 

Libro indimenticabile:
100 anni di solitudine, di Gabriel Garcia Marquez

Ultimo film visto
Unknown, con Liam Neeson

Citta’ o Campagna:
Citta’

Il tuo primo progetto:
Duo di rock tipo "White Stripes" quando avevo 11 anni

Il tuo progetto attuale:
Quello di oggi

Progetto sogno nel cassetto:
Poter suonare sempre la mia musica come faccio oggi