Enzo Pietropaoli Quartet
YATRA
Enzo Pietropaoli, contrabbasso
Fulvio Sigurtà, tromba
Julian Mazzariello, pianoforte
Alessandro Paternesi, batteria
Jandomusic, in coproduzione con Via Veneto Jazz
Di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena
Yatra è un disco introspettivo, commovente a tratti, lirico, che mostra quanta dolce intensità possa racchiudere il jazz… il fil rouge è il descrivere, il raccontare con rilassatezza, come in una fresca serata d’inizio estate, piccole storie, o avvenimenti o sensazioni.
Brani che si nutrono oltre che di note, accordi e battiti anche di sussurri e silenzi, e pause, come quando si racconta con emozione qualcosa. Ma che progressivamente crescono anche d’intensità: come accade in Il mare di fronte, sognante, placido, intimo, in cui il contrabbasso di Pietropaoli canta una progressione semplice, ed in cui la tromba di Sigurtà accarezza le note della melodia; ma anche forte del riecheggio crescente delle indolenti note del pianoforte di Mazzariello, evidenziate dolcemente dalla batteria di Paternesi.
Pietropaoli nel lento incalzare di un assolo di grande bellezza, disegna il fascino di questo disco così particolare nella sua morbidezza, mai manieristica. Mai manieristica perche’ disegnata con linee essenziali, con le note e le dinamiche che servono a comporre tratti sonori che sta all’animo e all’orecchio e al pensiero di chi ascolta completare con le proprie emozioni e con i propri racconti.
E’ cio’ che accade in Smooth and Blue, poche note della tromba e il pianoforte che ne disegna il clima jazzistico, o in Pour que l’amour me quitte, che comincia con un bel minuto di contrabbasso ad arco e le eleganti note accennate della tromba di Sigurtà su piccoli arpeggi di pianoforte. Un tema così poetico da far nascere il sorriso quando lo si ascolta, così come Il cuore e l’azzurro è così poetico da far diventare nostalgici.
Pietropaoli è un contrabbassista di grande esperienza, e di grande bravura (il che non è poi così scontatamente consequenziale) e sa quali corde toccare. E’ fondante (questo disco è firmato da lui come leader), ma mai preponderante o eccessivo. I suoi incipit sono raffinati, ed introducono spesso il tema lasciandolo poi libero di volare e di mutare da uno strumento all’altro.
Che altro si potrebbe chiedere ad un disco di Jazz? Ascoltatelo, amici, ascoltatelo.
YATRA
Enzo Pietropaoli, contrabbasso
Fulvio Sigurtà, tromba
Julian Mazzariello, pianoforte
Alessandro Paternesi, batteria
Jandomusic, in coproduzione con Via Veneto Jazz
Di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena
Yatra è un disco introspettivo, commovente a tratti, lirico, che mostra quanta dolce intensità possa racchiudere il jazz… il fil rouge è il descrivere, il raccontare con rilassatezza, come in una fresca serata d’inizio estate, piccole storie, o avvenimenti o sensazioni.
Enzo Pietropaoli |
Brani che si nutrono oltre che di note, accordi e battiti anche di sussurri e silenzi, e pause, come quando si racconta con emozione qualcosa. Ma che progressivamente crescono anche d’intensità: come accade in Il mare di fronte, sognante, placido, intimo, in cui il contrabbasso di Pietropaoli canta una progressione semplice, ed in cui la tromba di Sigurtà accarezza le note della melodia; ma anche forte del riecheggio crescente delle indolenti note del pianoforte di Mazzariello, evidenziate dolcemente dalla batteria di Paternesi.
Pietropaoli nel lento incalzare di un assolo di grande bellezza, disegna il fascino di questo disco così particolare nella sua morbidezza, mai manieristica. Mai manieristica perche’ disegnata con linee essenziali, con le note e le dinamiche che servono a comporre tratti sonori che sta all’animo e all’orecchio e al pensiero di chi ascolta completare con le proprie emozioni e con i propri racconti.
Fulvio Sigurta' |
E’ cio’ che accade in Smooth and Blue, poche note della tromba e il pianoforte che ne disegna il clima jazzistico, o in Pour que l’amour me quitte, che comincia con un bel minuto di contrabbasso ad arco e le eleganti note accennate della tromba di Sigurtà su piccoli arpeggi di pianoforte. Un tema così poetico da far nascere il sorriso quando lo si ascolta, così come Il cuore e l’azzurro è così poetico da far diventare nostalgici.
Alessandro Paternesi |
Julian Mazzariello |
Pietropaoli è un contrabbassista di grande esperienza, e di grande bravura (il che non è poi così scontatamente consequenziale) e sa quali corde toccare. E’ fondante (questo disco è firmato da lui come leader), ma mai preponderante o eccessivo. I suoi incipit sono raffinati, ed introducono spesso il tema lasciandolo poi libero di volare e di mutare da uno strumento all’altro.
Se poi volete sentirlo swingare allo spasimo, basta che ascoltiate “Bass Solidarity”, bonus track che potrete avere acquistando Yatra da iTunes.
Che altro si potrebbe chiedere ad un disco di Jazz? Ascoltatelo, amici, ascoltatelo.
Eje Cagliari 2011 |
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