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giovedì 20 dicembre 2012

Quattro domande di una vaghezza da incubo a Bruno Marcozzi

BRUNO MARCOZZI
NATO A: TERAMO (ABRUZZO)

STRUMENTO: PERCUSSIONI




Cosa significa la musica per te? 


La musica per me significa mantenermi in vita, nel senso che é stata sempre una grande fonte energetica per la mia mente ed il mio corpo e mi ha sempre aiutato. Quindi, appunto,  é anche una terapia!
Cosa provi suonando le percussioni? 

martedì 11 dicembre 2012

Una birra con... Joe Locke

Ancora tra le nostre birre non ce ne era una con un vibrafonista.  E abbiamo deciso di proporne uno d' eccezione: Joe Locke! Californiano, vive a New York ed è accreditato come uno dei migliori vibrafonisti in circolazione.  Sue collaborazioni? Ad esempio  Kenny Barron, Eddie Henderson, Cecil Taylor, Dianne Reeves, Ron Carter.  Ma anche qui in Italia lo abiamo visto spesso suonare. Ad esempio con il nostro sassofonista Rosario Giuliani.
Siamo felicissime ed onorate di averlo qui con noi! Siete pronti? Ecco lo swing di Joe Locke!










Luogo di nascita: 
Palo Alto, California
Eta’:
53
Vivi a?
New York City

sabato 1 dicembre 2012

Musica per immagini, The Long Waiting, Kenny Wheeler

Ecco le foto di Daniela Crevena scattate per Cam Jazz in occasione della registrazione del cd The Long Waiting Kenny Wheeler Big Band a Londra, settembre 2011.

John Parricelli ( Guitar )
Julian Arguelles ( Soprano & Tenor Sax )
Martin France ( Drums )
John Taylor ( Piano )
Kenny Wheeler ( Trumpet, Flugelhorn )
Pete Churchill ( Conductor )
Diana Torto ( vocals )
Ray Warleigh ( Alto Sax )
Duncan Lamont ( Alto Sax )
Stan Sulzmann ( Tenor Sax )
Julian Siegel ( Tenor Sax )
Henry Lowther ( Trumpet )
Derek Watkins ( Trumpet )
Tony Fisher ( Trumpet )
Nick Smart ( Trumpet )
Mark Nightingale ( Trombone )
Barnaby Dickinson ( Trombone )
Dave Horler ( Trombone )
Dave Stewart ( Bass Trombone )
Chris Laurence ( Bass )










giovedì 22 novembre 2012

Bologna Jazz Festival: le meraviglie di Chick Corea (e di Brian Blade, passando per Christian McBride)

Bologna Jazz Festival
Teatro Europauditorium, ore 21.30


Chick Corea Trio

Chick Corea, pianoforte
Christian McBride, contrabbasso
Brian Blade, batteria




mercoledì 21 novembre 2012

Una birra con... Alessandro Paternesi

Alessandro Paternesi, giovane ma affermatissimo batterista e Jazzista ha preso oggi una bella Birra con noi! Già alle spalle una notevolissima attività discografica e concertistica, collaborazioni importanti, lo abbiamo ascoltato in più occasioni a Cagliari Eje, dove ha presentato anche il suo primo cd da leader.  Tutto ciò (o quasi) vogliate sapere su di lui lo troverete qui! Ladies and Gentlemen, ecco a voi... Paternesi! D&D 





giovedì 15 novembre 2012

Musica per immagini: Ivrea Open World Jazz & Foto Festival


Guardare le immagini, è un altro modo di ascoltare la musica e seguire il movimento...Le foto, ad Ivrea, di Daniela Crevena.
D&D




ODWALLA & HAMID DRAKE




















MU QUARTET

 



NORBERT DALSASS TRIO




SPHERE WITH FABRIZIO BOSSO











venerdì 9 novembre 2012

Quattro domande di una vaghezza da incubo a Luca Bulgarelli


LUCA BULGARELLI


NATO A: ATRI, TERAMO (ABRUZZO)
STRUMENTO: CONTRABBASSO



Cosa significa la musica per te?
Vivere un'altra dimensione. Andare oltre.Ma posso dire che in passato era anche voglia di affermazione e bisogno di persuadere ed essere persuasi.
Oggi sento l'esigenza di divertirmi e divertire ma senza dover dimostrare qualcosa o persuadere qualcuno.La tentazione di replicare la formula giusta e di successo è sempre forte. Ma il successo è di chi se lo piglia diceva un mio amico.Da un musicista mediocre sarebbe prevedibile, ma anche i bravi musicisti sono sempre a rischio da questo punto di vista.
Rifletto solo sul motivo per il quale un musicista inizia a suonare e i motivi per i quali poi continua.Un tassista napoletano un giorno mi disse: si comincia rivoluzionari e si finisce borghesi.La musica ferma il tempo (nel frangente in cui ci si connette ad essa) e da' speranza e il divertimento è indispensabile.E la vera bellezza porta al percorso inevitabile di conoscenza e di presa di coscienza.La musica è anche lo sconvolgimento dei sensi tanto caro a Rimbaud e a molti artisti del passato e del presente. Condizione necessaria per cambiare prospettiva e per ”vedere e sentire” le cose come realmente sono. Infinite.“meglio essere odiati per ciò che si ama piuttosto che essere amati per le maschere che portiamo”.Si suona ciò che si è.

Cosa provi suonando il contrabbasso?

Posso dire che suonare è una cosa meravigliosa a prescindere dallo strumento.
Il contrabbasso, dalle forme decisamente femminili come la donna con le “f” di Man Ray, è fantastico da afferrare e da abbracciare.
Il contrabbasso è la mia storia.
Però quando suono o scrivo musica con le chitarre acustiche ed elettriche a casa mia, che non so suonare “bene” e che non voglio imparare a suonare meglio, mi sento un ragazzino e con il pianoforte, sul quale suono giusto gli accordi, mi sento altrettanto libero.
Credo che conoscere bene uno strumento porti a suonare e a fare un certo di tipo di esperienze così come credo che un approccio naif consenta di attraversare l'ignoto con creatività e libertà facendo altrettante cose belle e importanti.
Penso ai musicisti autodidatti ai quali non manca certo ispirazione e poesia.
Cosa è l’ Abruzzo per un abruzzese?
L'Abruzzo è una terra Forte e Gentile ma ibrida e dai mille risvolti. Un ulteriore concentrato in una piccola fetta di terra della già piccola e composita Italia.
Siamo un pò Stato Pontificio e un po' Regno delle due Sicilie di cui facevamo parte e di cui eravamo artisticamente e culturalmente la “lontana periferia” (spero non di suscitare polemiche fra i miei conterranei!).All'inizio pensavo non avesse peculiarità forti e caratteristiche importanti come altre regioni. (mi viene da pensare alla Sicilia, una terra che adoro e che trovo magica)
E con il passare del tempo ho capito che la sua incredibile varietà è la sua grande ricchezza. E me ne sono innamorato tardi.Ho saputo da poco infatti che la mia regione è prima in Italia per varietà e quantità di piatti gastronomici.L'olio di oliva è stupefacente così come il vino. Entrambe le cultivar sono autoctone.A disposizione mare, collina, campagna e montagna facendo piccoli spostamenti.
E sono fiero che siano tanti i musicisti abruzzesi, jazzisti colleghi e amici, a rappresentare la mia regione in Italia e nel mondo.


Cosa è l’ Abruzzo per un abruzzese?

L'Abruzzo è una terra Forte e Gentile ma ibrida e dai mille risvolti. Un ulteriore concentrato in una piccola fetta di terra della già piccola e composita Italia.
Siamo un pò Stato Pontificio e un po' Regno delle due Sicilie di cui facevamo parte e di cui eravamo artisticamente e culturalmente la “lontana periferia” (spero non di suscitare polemiche fra i miei conterranei!).All'inizio pensavo non avesse peculiarità forti e caratteristiche importanti come altre regioni. (mi viene da pensare alla Sicilia, una terra che adoro e che trovo magica)
E con il passare del tempo ho capito che la sua incredibile varietà è la sua grande ricchezza. E me ne sono innamorato tardi.Ho saputo da poco infatti che la mia regione è prima in Italia per varietà e quantità di piatti gastronomici.L'olio di oliva è stupefacente così come il vino. Entrambe le cultivar sono autoctone.A disposizione mare, collina, campagna e montagna facendo piccoli spostamenti.
E sono fiero che siano tanti i musicisti abruzzesi, jazzisti colleghi e amici, a rappresentare la mia regione in Italia e nel mondo.



Perché hai scelto il Jazz?

Perché non mi piaceva andare al Conservatorio e scegliere non è il mio forte. Guai a scegliere! Il jazz è una stanza di una grande casa che è la musica e per me la musica è un grande casa senza pareti.I miei gusti musicali sono cambiati nel corso degli anni. Più che di un genere parlerei dello stile di quel particolare genere.Prima mi piaceva la musica patinata, sofisticata e compiacente. Oggi me gusta la musica cruda, semplice e diretta. Come la cucina e la vita!
Il jazz è ricco di archetipi, stilemi e stereotipi e non c'è niente di male. Tutta la musica funziona più o meno così. Logiche di mercato e dello star-system incluse e di cui la musica jazz non è esclusa.E' nella sua natura un'evoluzione anche totale e cercare di definire cosa è jazz e cosa non lo è o di come la tradizione vada conservata sono aspetti della musica che mi interessano meno.
L'assolo e l'improvvisazione sono le caratteristiche che rendono il jazz una musica molto diversa dalle altre.Ma non sono automaticamente sinonimo di libertà e creatività e sono sempre i musicisti e le persone a rappresentarle.
Ho sempre inseguito la libertà, anche se mi chiedo tutt'oggi che cosa sia realmente, e ho scoperto che nel jazz ce n'è tanta nella misura in cui tu sei disposto a concedergliela.
È arduo improvvisare un assolo quanto scrivere e creare musica, testi e arrangiamenti compresi.Ho imparato tanto da qualsiasi forma musicale con la quale sia venuto in contatto e trovo che non siano le sofisticazioni melodico-armonico-ritmiche a rendere una musica più affascinante e interessante di un'altra.

Potrei raccontare una barzelletta adesso!?

mercoledì 7 novembre 2012

Musica per immagini. Scopri l'intruso!

Giocate con noi? Trovate l' intruso!!



Palle Danielsson

Palle Danielsson

Luca Bulgarelli




Ermanno Dodaro



Marco Panascia




Ares Tavolazzi




Dado Moroni


Luca Bulgarelli






John Patitucci