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venerdì 20 luglio 2012

Quattro domande di una vaghezza da incubo a Dado Moroni


DADO MORONI
NATO A GENOVA (LIGURIA).
STRUMENTO: PIANOFORTE




Cosa significa la musica per te?

Da quando sono nato la musica è la fonte di energia più potente nella mia vita. Grazie a "lei" ho scoperto me stesso, ho viaggiato, ho conosciuto persone meravigliose, strane, spaventose, divertenti e ho imparato ad essere più tollerante, ho riso, pianto e visto posti che non sono neppure sulle mappe. Grazie alla musa musica ho conosciuto mia moglie Ada e sono cresciuto ancora di più, e ho anche l'impressione di aver visitato dimensioni parallele nascoste tra le note!




Cosa provi suonando il pianoforte?

Provo la sensazione di essere esattamente dove dovrei essere in quel momento...è la cosa più naturale del mondo. Adesso che insegno al conservatorio di Torino, cerco di spiegarlo ai miei studenti ma non è così semplice perchè il mio percorso é solo mio. Ma ci provo ugualmente.


Cosa è la liguria per un ligure?

Non saprei rispondere...sono nato a Genova da genitori lombardo-piemontesi, sono cresciuto a Varese fino ai sei anni, poi Genova. Poi grazie al jazz ho vissuto in Svizzera, Olanda e per 11 anni a New York, nel cuore mi sento un pò meridionale e un pò americano. E adoro il Giappone. La Liguria è una bellissima terra  che potrebbe tranquillamente essere la California d'Italia non fosse per la mentalità rinunciataria di molti liguri ( non tutti ) e per alcune cattive amministrazioni. Amo Genova e la Liguria, adoro il clima ed il mio Genoa...ma vorrei che i liguri si risvegliassero e capissero le potenzialitá della terra in cui vivono.


Perché hai scelto il Jazz?

Con tutto il rispetto...mi ci vedi che suono Battisti? Eppure mia sorella ascoltava lui, i Beatles e gli Stones e io scappavo, rifugiandomi vicino  al giradischi dei miei genitori, protetto dagli LP col faccione rassicurante di Armstrong o il sorriso di Erroll Garner...ma poi è il Jazz che ha scelto me...e come avrei potuto resistere a quello swing, al senso del blues, al ritmo? Non c'era proprio partita! I problemi arrivavano alle feste, quando l'amico di turno annunciava agli astanti che suonavo. Si avvicinava allora la bella ragazza che, con gli occhi dolci, mi chiedeva il solito brano du jour di qualche cantante italiano. Io invece le suonavo Round Midnight e dopo un secondo eccola che pomiciava con un altro!
Comunque e in ogni caso W il Jazz, sempre!

4 commenti:

  1. Francesca, grazie!!!! Sei molto gentile! D&D

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  2. ciao Daniels, altra bella intervista, passo sempre di qui
    per una curiosa coincidenza, da un nostro comune amico in contemporanea
    http://jazzfromitaly.blogspot.it/2012/07/franco-cerri-introducing-dado-moroni.html
    ritroviamo un dado moroni d'annata, ancora un pò acerbo ma già talentoso (e con tanti capelli ;-)).
    Buona estate

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  3. Alfonso, perdonaci, ci era sfuggito questo tuo post!!! Un caro saluto ad estate finita, ma con un autunno pieno di cose!!! Grazie della segnalazioni e rimani con noi! D&D

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