ENRICO PIERANUNZI
NATO A ROMA
STRUMENTO: PIANOFORTE
Cosa
significa la musica per te?
Cercare
i numeri del mistero, trovare e raccontare il mio me sconosciuto
Cosa
provi suonando il pianoforte?
Come
essere accarezzato da una delicata mano femminile, come veder sorridere un
bambino.
Cosa
significa Roma per un romano (de Roma?)(da sette generazioni, n.d.r. )
Albe e tramonti
indicibili,l’odore della storia,lo spirito intelligente del latino dentro una lingua che è più madre di
tutte;la decadenza infinita, l’impero dell’oblìo, essere stati al centro del mondo, credere ancora di esserlo
ed esserne del tutto fuori;l’al di là che struscia ogni momento contro l’al di qua, il tempo eterno che
t’abbraccia e ti paralizza;i bar-teatrini pieni
di ‘e cche te pare che io...’,resistere in solitudine ai ‘ma lascia perde, ma che tte frega...’
o ai ‘ma chi t’o’ fa ffà’...;i suoni delle serenate
e delle canzoni romane di mio padre, la voce di mia madre che quando la pasta
era pronta mi chiamava dieci volte e più
volte per staccarmi dai dischi dei Jazz
Messengers;
la voglia di andarsene
perché come ha scritto Ennio Flaiano“si vive in questa città troppo bella
amandola, maledicendola, proponendosi
ogni giorno di lasciarla e restandoci”
Perché
hai scelto il Jazz?
Ci siamo scelti... prima m’ha scelto lui, poi l’ho
scelto io. E quando l’ho scelto e’ stato per sempre, perché dentro al jazz c’è il corpo del corpo, e dentro al
corpo c’è tutto il mondo e di più... c’è il tamburo originario e c’è, soprattutto, il
blues, un mantra nascosto di miele e d’amaro, di vita e più vita, di gioco e di gioia, di senso e di sesso.
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