Giovanni Scanu, impara il canto a chitarra Logudorese e di lì nasce il suo personalissimo modo di suonare (e cantare, con voce meravigliosa). Non si può parlare di contaminazione, perchè Paolo Angeli ha il SUO modo di fare musica. Ha una SUA chitarra, la sua chitarra preparata, che non possiamo descrivervi se non copiando le parole che troviamo nel suo sito: "strumento orchestra a 18 corde - ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di pedaliere, martelletti eliche a passo variabile". Lui stesso definisce la sua musica "inclassificabile, sospesa tra free jazz, folk noise e pop minimale".
Noi andiamo oltre e vi diciamo che lo abbiamo ascoltato insieme ad Antonello Salis, Gavino Murgia ed Hamid Drake in "Giornale di Bordo" e siamo rimaste incantate. La Floris poi quando ad Umbria Jazz lo ha ascoltato cantare la "Corsicana", canto ottocentesco gallurese sui banditi, che suo babbo le cantava da piccolina, si è addirittura commossa. Perdonate questa piccola nota romantica e andate subito a vedere le sue risposte! D&D
Luogo di nascita:
Sassari, ma
cresciuto di fronte al mare a Palau
Eta’:
41
Vivi a?
Barcellona,
nel barrio della Ribeira
Birra preferita:
Duvel,
Chimay, Rosita: in generale le artigianali con forte gradazione
Vino Rosso o Bianco?
Rosso!
Piatto preferito;
Pesce di
tutte le specie, condito con olio a crudo, carpacci di pesce, bottarga a
fettine, ricci di mare e…calamari fritti!
Colore preferito:
Azzurro
marino
Squadra del cuore:
Sono
affezionato al Cagliari ma…non seguo il calcio
Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
First Circle
(di Pat Metheny) che…ha poco a che fare con il Jazz (e questo deve far
riflettere sul come oggi ci sia una maggiore chiusura verso le deviazioni dai
percorsi omologati). Ma è stato il corso di Civiltà musicale afroamericana
condotto da Gianpiero Cane a farmi innamorare del jazz più creativo!
Il Jazzista che
più ti ha ispirato:
Ascolto i
classici e… se dovessi citare i dischi
che mi hanno influenzato maggiormente direi Freedom now suite di Max Roach,
Fire Music di Archie Shepp, i live di Mingus con Dolphy, Symphony For
Improvisers di Don Cherry, tutto di Ornette Coleman, e…il primo amore non si
scorda mai: Pat sopratutto nella veste di Song X e 80/81. Ma…è stata la
frequentazione on stage con Antonello Salis e Hamid Drake ad avermi fatto
maturare artisticamente: per suonare con loro devi sviluppare spalle e cassa
toracica!
Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutte le
musiche! Io da un anno sto ascoltando quasi esclusivamente flamenco,
alternandolo con la discografia completa di Björk, una overdose di Afrobeat e
all’immancabile musica sarda. La musica è una fonte di sorprese ed emozioni:
perché ascoltare solo un genere musicale? Seguo tantissimo la musica dal vivo
in città. E ascolto soprattutto musicisti poco noti: mi affascina
l’underground, dove vedi sbocciare il musicista prima che si sia affermato,
crudo, senza compromessi, ruvido e con l’ansia di voler abbandonare
l’anonimato.
Ultimo libro letto:
Squarciò! Lo
conoscete? È un romanzo di Franco Solinas ambientato nell’arcipelago di La
Maddalena, alla base della sceneggiatura del film ‘La grande strada azzurra’ di
Pontecorvo.
Libro indimenticabile:
Il barone
Rampante di Calvino
Ultimo film visto:
Un
documentario del 2003 sulla vita di Paco de Lucia: è un grande amante del mare
e un ottimo cuoco da quello che si vede e…tra le corde è emozionante! Insieme a
Camaron un gigante del flamenco …
Film indimenticabile:
Qualcuno
volò sul nido del cuculo con il mitico indiano che riesce a scappare, Martini
che gioca a carte…. e…lo Squalo (uno): non mi ha mai più permesso di fare un
bagno in santa pace! Jajajajaja!!!! J
Citta’ o Campagna:
Mare! quindi…
città sul mare vicina alla campagna (Barcellona)! E…con un volo che mi porti in
Sardegna quando sono saturo della città!
Il tuo primo progetto:
”Dove
dormono gli autobus”: un viaggio nella memoria di quattro vecchi a me molto
cari che si raccontano prendendo spunto dalla vita degli autobus.
Il tuo progetto attuale:
Sono troppi
per elencarli! Per cui…il mio progetto attuale è continuare ad amare la musica
alla follia, al punto di continuare a sfornare lavori nuovi: come un falegname
alle prese con mobili a tiratura limitata uno diverso dall’altro! Nei prossimi
mesi oltre a lavorare al mio nuovo CD in ‘Solo’ sarò coinvolto nel nuovo album
ella straordinaria songwriter post-waits Amanda Jayne
Progetto sogno nel cassetto:
Un live
unplug con Björk, senza basi e senza un pubblico numeroso, un concerto intimo
semiacustico con la sua voce accompagnata dalla mia anima gemella a 18 corde.
Alla fine tecnicamente e semplice no? Bastano due piccole casse amplificate e
una chiesa sconsacrata. Chiamate voi Björk?
Bella intervista, rende appieno lo spirito poliedrico e l'apertura mentale di Angeli, i musicisti come lui sono linfa vitale per questa cosa che chiamiamo jazz
RispondiEliminaMi piace il vostro blog, traspare una grande vitalità e passione per la musica, e lo trovo molto ben curato nella veste grafica.
Non date retta alle chiacchiere ;-) e avanti così
Alfonso, le tue parole sono bellissime e ci danno motivazioni ed energia per dire "AVANTI TUTTA"! Grazie e a prestissimo! D&D
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