Sveglia presto anche stamattina. Colazione: accesso negato. La cucina
del B&B nel quale alloggiamo (mai più prenoteremo alla cieca! ) è invasa da piatti, teglie, bicchieri,
tazzine rimasugli di cibo della sera prima: il padrone di casa è all’ estero,
ci aveva avvisato che sarebbe partito, ma non che ci avrebbe lasciato piatti da
lavare. Che non laviamo ovviamente.
La Crevena deve fare una puntata a Roma in mattinata, e parte di buon’ ora. La Floris rimane a lavorare. Primo impegno? Piacevole ,un pranzo con gli amici fotografi Riccardo Crimi, Michele Cantarelli e Valentina Fantasia Di Marzo. Appuntamento alle 13. Dopo pranzo un salto veloce al sound check al Teatro Morlacchi (la Crevena è ancora in autostrada) per salutare Gabriele Mirabassi che suonerà alle 17 con il fuoriclasse dell’ arpa Edmar Castaneda.
La Crevena deve fare una puntata a Roma in mattinata, e parte di buon’ ora. La Floris rimane a lavorare. Primo impegno? Piacevole ,un pranzo con gli amici fotografi Riccardo Crimi, Michele Cantarelli e Valentina Fantasia Di Marzo. Appuntamento alle 13. Dopo pranzo un salto veloce al sound check al Teatro Morlacchi (la Crevena è ancora in autostrada) per salutare Gabriele Mirabassi che suonerà alle 17 con il fuoriclasse dell’ arpa Edmar Castaneda.
Al termine del concerto incontriamo Roberto Gatto, che sarà il protagonista del concerto di mezzanotte. Chiacchiere, una cena velocissima e siamo all’ Arena in tempo per il concerto di Pino Daniele, applauditissimo, che canta alternandoli i suoi successi “storici” e quelli più recenti.
Il pubblico canta con lui e anche Mario Biondi (prima di andare sul palco per il proprio spettacolo) canta insieme a lui: “Je so’ pazzo”!
Un cambio palco brevissimo ed ecco Mario Biondi con la sua band strepitosa di super Jazzisti. Un concerto pieno di energia, arrangiamenti impeccabili, la voce inconfondibile di un crooner di livello e musicisti di classe che tengono la scena e fanno la differenza. Pop? Non solo pop. Di sicuro bella musica e un groove pazzesco. Bravi!
Di corsa al Morlacchi per l'appuntamento di mezzanotte dove assistiamo ad un bel concerto di Roberto Gatto con il suo Perfect Trio. Musica elettronica e batteria , ma anche un efficace intreccio con il pianoforte di Santimone per un’ ora e mezzo di suggestioni nuove, fascinose, tanto che pur se a notte fonda il pubblico reclama il bis.
Finisce qui la nostra presenza di quest’ anno ad Umbria Jazz. Siamo ripartite stamattina prestissimo, e torniamo alla vita quotidiana come si dice…. Stanche, ma felilci. Ora lavoriamo (ne abbiamo da fare!) per il nostro report che troverete su Jazzitalia e che vi segnaleremo non appena verrà pubblicato. W il Jazz! D&D