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venerdì 30 dicembre 2011

Una birra con... Kate Williams

Kate Williams, pianista - jazzista Londinese.  La pubblichiamo subito dopo avervi parlato del concerto che abbiamo seguito a Torino per la rassegna "Radio Londra", organizzata dal batterista Enzo Zirilli.  Qui l' articolo sul concerto e qui di seguito (in italiano e anche la english version) le nostre oramai 19 domande! E' un bel modo di conoscere un' artista britannica che speriamo di ascoltare sempre più spesso qui in Italia, non credete?  ecco quindi a voi... Kate Williams! D&D 




Luogo di nascita:
Londra

Eta’: 
46

Vivi a?
Londra

Birra preferita:
Non bevo molto e preferisco whisky o vodka

Vino Rosso o Bianco?
Dipende dal tipo di vino – Entrambi.. ma preferisco wisky o vodka!

Piatto preferito:
Alcuni tipi di piatti misti del medio oriente(dove si assaggia un po’ di tutto)

Colore preferito:
Viola

Il disco che ti ha fatto innamorare delJazz:
 Wes Montgomery  with Wynton Kelly Trio – Smokin’ At The Half-Note

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Bill Evans

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Ravel, Bach, Chopin, Stevie Wonder, The Beatles

Ultimo libro letto:
Il lupo e il filosofo – lezioni di vita dalla natura selvaggia – Mark Rowlands

Libro indimenticabile?
Grandi Scimmie – Will Self

Ultimo film visto:
Brian di Nazareth – Monty Python

Film indimenticabile?
I soliti sospetti – Bryan Singer

Citta’ o Campagna?
Impossibile scegliere, mi piacciono entrambe

Quale sport ti piace?
Il ping pong

Il tuo primo progetto:
Il mio trio

Il tuo progetto attuale:
Il mio settetto

Progetto sogno nel cassetto: 
Comporre musica per big band



 ENGLISH VERSION

Place of birth
London
                         
Age
46

Where do you live? 
London

What is your favourite beer?  
I don’t drink much, but prefer whisky or vodka
         
Red or white wine? 
It depends on which wine – both, but prefer whisky or vodka!

What is your favourite meal? 
Some sort of middle eastern mezza meal (where you get a little bit of everything)
            
Favourite colour:
Purple

What is the record that made you fall in love whith jazz? 
Wes Montgomery with Wynton Kelly Trio – Smokin’ At The Half-Note
        
Who is the jazz musician who inspired you most?
Bill Evans

Apart from Jazz, what kind of music do you enjoy listening? 
Ravel, Bach, Chopin, Stevie Wonder, The Beatles

Last book read: 
The Philosopher And The Wolf by Mark Rowlands

An unforgettable book: 
The Great Apes – Will Self

Last movie seen:
The Life Of Brian

An unforgettable movie:
The Usual Suspects

City or countriside? 
Impossible to choose – I like both!
                                       
What sport do you like? 
Table tennis

Your first project:
 My own trio

Your actual project: 
My septet

The project of your dreams:
To compose music for big band





giovedì 29 dicembre 2011

Delicata, intensa forte Kate Williams a Torino, rassegna Radio Londra


Folk Club, venerdì 16 dicembre 2011


Kate Williams, pianoforte
Mauro Battisti, contrabbasso
Enzo Zirilli, batteria



Non si rileverà mai abbastanza quanto prezioso sia il progetto “Radio Londra” che il nostro batterista Enzo Zirilli, stabilmente e fruttuosamente stabilitosi a Londra oramai da anni, porta con passione in Italia, forte dell’appoggio di Davide Valfrè e Paolo Lucà, che offrono i loro spazi  “Folk Club” e "Maison Musique" affinchè si svolgano concerti importanti per conoscere artisti che suonano oltremanica e che da noi non sono quasi per niente conosciuti.  E’ valsa la  pena dunque di spostarsi da Roma e Bergamo per arrivare a Torino, città oramai in fermento per quanto riguarda il Jazz – fortunatamente, aggiungo, e ascoltare musica di alto profilo in uno spazio adatto a questo tipo di concerti.    Il clima che si crea è confidenziale, la musica scorre avvolgente e chi ascolta è dentro al Jazz, parla con i musicisti, viaggia insieme con loro nei suoni come raramente capita nei Jazz club, anche quelli più intimi.




E’ ciò che è accaduto per il concerto del 16 dicembre: protagonista la pianista Londinese Kate Williams: figlia d’arte, suo padre, John Williams è chitarrista classico, molto conosciuta in Gran Bretagna, è stata per il pubblico presente a “Radio Londra” una piacevolissima sorpresa.  Da subito è stato evidente il feeling – quello che è definito con l’abusato ma efficace termine di “Interplay” tra lei, Enzo Zirilli e il contrabbassista Mauro Battisti.  Un trio che ha impostato il concerto su un dialogo morbido, raffinato eppure - attenzione – tutt’altro che etereo o evanescente, o “volatile”. 



Intanto Kate Williams ha una vena compositiva particolarmente originale e ricca di suggestioni.  Il brano che ha aperto il concerto “Pelagic”, sapientemente costruito con onde dolci di accordi tra mano destra e sinistra alternato a uno sviluppo prettamente jazzistico di sapore evansiano, ha subito dato l’ impressione di una ricchezza d’idee e di una capacità di plasmare la materia sonora notevole, già a livello di scrittura… e poi però il pezzo la Williams lo ha modellato con un approccio al pianoforte molto particolare.  Kate Williams ha certamente un tocco molto femminile.  Ma non si legga questo aggettivo banalmente come “delicato”, o “romanticamente connotato” o peggio solamente “dolce”.  Kate Williams è tutto questo ma come ogni donna è anche forte, intensa, determinata e – non ultimo- complessa.  Nulla di semplice, anche nella sua rilettura di standard molto classici come Detour Haed, ad esempio:  introduzione dolce e frammenti del tema solo accennati fino all' entrata di batteria e contrabbasso, uno svolgimento inaspettato e molto suggestivo e personale.  Il che è accaduto anche in brani come  “Photograph” di Jobim,  o “Go down Moses”,  gospel in tema con il clima Natalizio di dicembre.  Un jazz dunque in alcuni momenti classicamente incastonato nel mainstream, in altri creativamente riletto con un uso originale delle dinamiche, o delle trovate armonico – melodiche, in un equilibrio sempre di buon gusto e indubbia raffinatezza stilistica. Ma la dice lunga anche la scelta di brani non semplici come “Black Mail” di Wayne Shorter  o “Lennie’s Pennies” di Lennie Tristano, incalzanti, frenetici, difficili eppure scorrevoli e godibili.


Kate Williams ha trovato in Enzo Zirilli e Mauro Battisti due sensibilissimi compagni di viaggio.  Il primo – che con lei a Londra aveva già suonato, è batterista che è esatto definire “lirico”. Zirilli ha un suono ben chiaro nella mente e quello vuole e, determinato come non mai, quel suono ottiene con le bacchette particolari e personalissime che esattamente lo riproducano.  Dialoga continuamente, proficuamente con pianoforte e contrabbasso, mira sempre a una sonorità complessiva equilibrata e generosamente esalta le qualità della pianista, che sono molte, alcune di assoluta evidenza, altre da evocare delicatamente perseguendo proprio quella sonorità unica che evidenzia e che mette in luce.








Lo stesso si può dire di Mauro Battisti: elemento nuovo in questo Trio, ma perfettamente a suo agio sia nei brani più energici sia in quelli più morbidamente evocativi, ha mostrato grande sensibilità sia nell’accompagnare, sia nei momenti di suono in Trio pieno, sia nei soli – in cui si è notata un’attenzione a ogni sfumatura dinamica e di fraseggio, sapendo garantire un apporto granitico, o leggero, o intenso, secondo i momenti, in un concerto per lui totalmente improvvisato, preceduto solo da un’ora di prove… e cosa è il Jazz se non (anche) improvvisazione e sensibilità reciproca?





In bocca al lupo a Radio Londra e a Enzo Zirilli: la musica e i musicisti da conoscere sono ancora tanti, e il valore aggiunto, in un panorama spesso denotato da un certo egoismo, è che un musicista promuova musicisti che non siano…. se stesso.   















mercoledì 28 dicembre 2011

Una birra con... Simona Severini

Simona Severini la conoscete qui sul nostro blog perchè ve la abbiamo segnalata dopo averla ascoltata cantare a Cagliari Eje 2011, e perchè abbiamo ascoltato per voi il suo cd di esordio "La Belle Vie". E' giovanissima, ha una voce dolce, canta canzoni con garbo e grande musicalità, è raffinata ma intensa, ci è piaciuta da subito! La prima birretta femminile con noi ( ma finalmente ne seguiranno altre! )
Ecco le sue risposte!!! D&D








Luogo di nascita:
Milano
Eta’:
25
Vivi a?
Gorgonzola (provincia di Milano)

Birra preferita:
Non mi piace molto la birra…

Vino Rosso o Bianco?
Rosso fermo

Piatto preferito;
Tagliata di manzo

Colore preferito:
Rosso

Squadra del cuore:
Non tifo…ma se prorio devo Milan

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
Live at Newport di Anita O’Day

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Jeanne Lee

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Joni Mitchell e Claudio Monteverdi

Ultimo libro letto:
Un favore personale di John Banville

 Libro indimenticabile:
 Cent’anni di solitudine di Garcia Marquez

Ultimo film visto:
Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro

Film indimenticabile:
Miracolo a Milano di Vittorio De sica

Citta’ o Campagna:
Campagna (pugliese)

Il tuo primo progetto:
Laurearmi in filosofia

Il tuo progetto attuale:
Cantare (e magari laurearmi in filosofia… mi manca poco)

Progetto sogno nel cassetto:
Imparare a suonare la chitarra



JazzDaniels vi segnalano: Gonzalo Rubalcaba in Italia






Gonzalo Rubalcaba è un grande pianista ed è anche un grande amico di JazzDaniels e del nostro blog.  Noi lo abbiamo incontrato a Roma, all' Auditorium, durante un concerto bellissimo che seguivamo per Jazzitalia.  Da quella serata è scaturito un articolo, belle foto, e un' amicizia, durante un'intervista ed un' articolo che Gerlando Gatto  ha realizzato durante quella serata, e alla quale D&D hanno assistito grazie a Gerlando.  Gonzalo ha nel suo sito articoli di Daniela Floris e foto di Daniela Crevena.  Il nostro blog è tra i suoi siti amici, e lui è tra i nostri.
Ecco perchè siamo felicissime di segnalarvi che con il suo Trio Gonzalo sarà presente al Cala Gonone Jazz Festival (stasera 28 dicembre) e a Umbria Jazz Winter, Orvieto, dal 29 dicembre al 1 gennaio 2012.  Vi consigliamo di non perdervelo.... D&D


venerdì 23 dicembre 2011

BUONE FESTE DA D&D!



Ci vuole coraggio
ad inseguire i propri sogni
a trattare con gentilezza anche chi non fa lo stesso con noi
ad essere onesti intellettualmente e comportarsi lealmente
a lasciare libertà a chi amiamo
a vedere sempre il lato buono delle cose
a presupporre d’ istinto la buona fede del prossimo
ad evitare di fare i duri per ottenere rispetto
a gioire dei propri successi sapendo c’è ancora tanto da imparare
ad andare oltre gli stereotipi
a non arrendersi all’ omologazione
a non cedere al pensiero più facile
ad andare a fondo delle cose
a superare le apparenze
a mettersi in discussione per primi
a dire bravo a chi fa il il nostro stesso mestiere
a confrontarsi con gli altri senza paura
ad arricchirsi con chi è diverso da noi
a continuare a scrivere musica anche se ti ha preceduto Miles Davis
a lasciare spazio ai giovani e anche agli anziani
a non raccogliere le provocazioni
a non ascoltare pettegolezzi

e a noi, D&D
a seguire rassegne e concerti, facendo chilometri in macchina o prendendo aerei low cost mosse dalla sola passione, ascoltando i consigli dei colleghi e non ascoltando pettegolezzi ma solo la musica!

Ci vuole coraggio....
ad indossare ogni giorno un vestito da super eroe, anche se si è di due taglie fuori misura...

Vi aguriamo per il 2012 d'avere il coraggio del nostro Uomo Ragno!  Un uomo con questo coraggio sgomina qualsiasi pericolo

Oltre ogni apparenza

AUGURI

Daniela Crevena e Daniela Floris


La foto dell Uomo Ragno è,naturalmente di DANIELA CREVENA

giovedì 22 dicembre 2011

Su A proposito di Jazz Articolo di Daniela Floris su High Five Quintet a Fano

JazzDaniels a volte lavorano da single! Ma i loro lavori sono sempre connotati dall' amore per il bel Jazz.  Qui l' articolo su Fano Jazz Festival High Five Quintet, che vi avevamo segnalato qui sul blog! Click, D&D.  E a breve, Kate Williams in Radio Londra a Torino (questo a doppia firma Crevena Floris)!


Nell' articolo le foto sono di Paolo Giommi.  Invece le foto degli artisti sotto il link sono di Daniela Crevena


Tutto ciò che un appassionato può chiedere al Jazz è andato in scena sul palco del Pala J di Fano durante il concerto (che non è esagerato definire memorabile) degli High Five Quintet


Fabrizio Bosso visto da Daniela Crevena

Luca Mannutza visto da Daniela Crevena

Lorenzo Tucci visto da Daniela Crevena

Daniele Scannapieco visto da Daniela Crevena

Fabrizio Bosso visto da Daniela Crevena

martedì 20 dicembre 2011

Una birra con... Massimo Barbiero

Batterista, percussionista, Massimo Barbiero è difficile da catalogare rigidamente.  Di certo è un ricercatore, travalica il Jazz, eppure nasce dal Jazz, travalica la etnomusic eppure i suoi concerti con il gruppo di cui è leader, Odwalla, sono spettacoli che comprendono i colori ed i suoni di tutto il mondo, legati strettamente alla danza, una magnificenza di suggestioni emotive che solo chi era presente può tentare di descrivere (appena uscito il cd dvd Isis, in cui potete ascoltare ma anche vedere ampi stralci dei suoi spettacoli dal vivo al Festival di Ivrea).  Ma è anche uno sperimentatore della musica solitaria (provate ad ascoltare Nausicaa, ad esempio), un visionario viaggiatore  ed esploratore di suoni (Ecuba, del suo gruppo Enten Eller con Javier Girotto).  Ci fermiamo qui, ma non è finita qui! Ecco le sue risposte alle nostre 19 domande!  D&D





Luogo di nascita:
Ivrea (To)

Eta’:
48

Vivi a?
Ivrea

Birra preferita:
Baladine - noel

Vino Rosso o Bianco?
Rosso

Piatto preferito:
Spinaci

Colore preferito:
Blu

Squadra del cuore:
Juventus, da giovane ci ho pure giocato…

Il disco che ti ha fatto innamorare del Jazz:
“Five Pieces” Anthony Braxton

Il Jazzista che più ti ha ispirato:
Max Roach

Quale musica da ascoltare oltre al Jazz?
Tutta classica,rock purchè sia “musica”

Ultimo libro letto!
Ian Mc Ewan   “SOLAR”

Libro indimenticabile:
Dialoghi con Leucò – Cesare Pavese

Ultimo film visto:
“La versione di Barney”

Film indimenticabile:
Il settimo sigillo” Bergman

Citta’ o Campagna?
Campagna

Il tuo primo progetto:
Enten Eller – Odwalla

Il tuo progetto attuale:
Odwalla – Enten Eller



Progetto sogno nel cassetto
Un cd con Odwalla e Enten Eller + orchestra e coro…..ma se ne sta parlando…